000 | 01704nam a2200157 i 4500 | ||
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008 | 231128s2023 it ||||g| |||||1|ita|c | ||
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080 | _a821 | ||
100 | 1 |
_aDi Pietrantonio, Donatella _eaut _9175926 |
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245 | 1 | 2 |
_aL'età fragile _c/ Donatella Di Pietrantonio. |
260 |
_aTorino _b: Einaudi _c, 2023 |
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300 |
_a176 p. _c; 23 cm |
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520 | _aAmanda prende per un soffio uno degli ultimi treni e torna a casa, in quel paese vicino a Pescara da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spento: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c'è un segreto che non può nasconderle. Sotto il Dente del Lupo, su un terreno che appartiene alla loro famiglia e adesso fa gola agli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti di un campeggio dove tanti anni prima è successo un fatto terribile. A volte il tempo decide di tornare indietro: sotto a quella montagna che Lucia ha sempre cercato di dimenticare, tra i pascoli e i boschi della sua età fragile, tutti i fili si tendono. Stretta fra il vecchio padre così radicato nella terra e questa figlia più cocciuta di lui, Lucia capisce che c'è una forza che la attraversa. Forse la nostra unica eredità sono le ferite. Con la sua scrittura scabra, vibratile e profonda, capace di farci sentire il peso di un'occhiata e il suono di una domanda senza risposta, Donatella Di Pietrantonio tocca in questo romanzo una tensione tutta nuova. | ||
650 | 7 |
_aNarrativa italiana _9220871 |